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Siamo davvero esperti di vino?

    5 domande per scoprirlo

    Cinque domande per mettere alla prova la tua conoscenza e scoprire se sei un vero intenditore. Dimostra di essere un vero esperto di vino italiano: rispondi correttamente a tutte le domande!

    Pronto a metterti alla prova?

    In bocca al lupo!

    1. Qual è l’estensione totale dei vigneti in Italia?


    L’estensione totale dei vigneti in Italia è di circa 636.000 ettari, secondo i dati del censimento ISTAT del 2021.

    Ciò rappresenta un leggero aumento rispetto ai 610.000 ettari rilevati nel 2010.

    Di questi 636.000 ettari:

    • 590.000 ettari sono destinati alla produzione di vino, di cui:
      • 453.000 ettari per la produzione di vini DOC e IGT;
      • 137.000 ettari per la produzione di altri vini;
    • 46.000 ettari sono utilizzati per la produzione di uva da tavola

    Tuttavia, si prevede che alla fine del 2022 la superficie vitata in Italia potrebbe raggiungere quota 677.549 ettari.

    Solo nel 1999, l’Italia vantava una estensione vitata di 792.400 ettari. A distanza di poco più di due decenni, questo valore è sceso a circa 640.000 ettari, con una perdita di circa 152.000 ettari. Per rendere l’idea della vastità di questa perdita, basti pensare che si tratta di una superficie equivalente a più di 21.000 campi da calcio.

    L’Italia si mantiene comunque in testa come uno dei principali produttori di vino al mondo, con una produzione annuale di circa 47 milioni di ettolitri. Il vino italiano è apprezzato in tutto il mondo per la sua qualità e varietà.

    2. Qual è la regione italiana con la maggiore presenza di vigneti?

    La regione italiana con la maggiore presenza di vigneti nel 2024 (dati ISTAT 2023) è la Sicilia, con una superficie vitata totale (uva da vino sommata all’uva da tavola e a quella per altri scopi) di circa 122.500 ettari.

    Seguono a ruota:

    • Puglia (120.000 ettari)
    • Veneto (98.000 ettari)

    Diversa è la classifica se si considera la superficie totale di vigneti per sola uva da vino che vede sempre la Sicilia in testa con una superficie di circa 102.000 ettari, mentre al secondo posto troviamo il Veneto con 98.000 ettari e la Puglia con 94.500 ettari.

    Tuttavia, è importante notare che la distribuzione dei vigneti in Italia è molto eterogenea.

    Infatti, sebbene la Sicilia sia la regione con la maggiore superficie vitata in assoluto, in alcune zone d’Italia la viticoltura è molto più diffusa che in altre.

    Ad esempio, in Piemonte la superficie vitata rappresenta circa il 10% della superficie agricola totale, mentre in Puglia la quota si aggira intorno al 5%.

    3. Quale regione italiana, invece, ha la minore presenza di vigneti?

    La regione italiana con la minore presenza di vigneti nel 2024 è la Valle d’Aosta (dati ISTAT 2023), con una superficie vitata di poco meno di 500 ettari.

    Ciò è dovuto principalmente al clima alpino della regione, che non è adatto alla coltivazione della vite.

    Le altre regioni con la minore superficie vitata sono:

    • Liguria (1.800 ettari)
    • Basilicata (2.500 ettari)
    4. In quale regione italiana si registra una diminuzione costante del numero di vigneti anno dopo anno? E in quale regione, invece, il numero di vigneti continua ad aumentare?

    Analizzando i dati ISTAT 2023, prendendo un campione di 10 anni (2014- 2023) abbiamo i seguenti risultati:

    Diminuzione:

    • Basilicata: La regione ha perso circa il 58% della sua superficie vitata, circa 3.500 ettari, negli ultimi 10 anni. Questo è dovuto principalmente all’abbandono delle aree rurali e all’invecchiamento della popolazione viticola.
    • Marche: La superficie vitata in Veneto è diminuita di circa il 15% passando dai 16.239 del 2014 ai 13.732 ettari attuali con una superficie persa di 2.500 ettari.
    • Calabria: Con una superficie persa di poco di 1.200 ettari la Calabria si assesta al terzo posto con una percentuale con un -11% passando da 10.387 ettari a 9.214. Questo potrebbe essere dovuto all’aumento dei costi di produzione e alla difficoltà di trovare manodopera qualificata.

    Aumento:

    • Friuli Venezia Giulia: Il Friuli Venezia Giulia ha registrato un aumento del 43% della superficie vitata negli ultimi 10 anni. Questo è dovuto principalmente all’aumento della domanda di vino italiano all’estero e agli investimenti in nuove tecnologie di produzione, passando da 19.981 ettari del 2014 ai poco più di 28.500 ettari nel 2023.
    • Veneto: La superficie vitata in Veneto è aumentata del 24%. Questo è dovuto principalmente all’aumento del turismo e alla richiesta di vini di alta qualità e soprattutto grazie alla richiesta di Prosecco.
    • Puglia: Grazie al suo clima favorevole e la varietà di vitigni autoctoni anche la Puglia fa registrare un incremento della sua superficie vitata totale negli ultimi 10 anni del 6% passando da un’estensione di 113.000 ettari del 2014 a quasi i 120.000 attuali.

    Tuttavia, è importante notare che la situazione è in continua evoluzione e che il numero di vigneti in una regione può variare da anno ad anno.

    Ecco alcuni altri fattori che possono influenzare la superficie vitata in una regione:

    • Cambiamenti climatici: L’aumento delle temperature e la siccità possono rendere alcune zone meno adatte alla coltivazione della vite.
    • Politiche agricole: Le politiche governative possono incentivare o disincentivare la produzione di vino.
    • Nuove varietà di vite: Lo sviluppo di nuove varietà di vite più resistenti al clima e alle malattie può portare a un aumento della superficie vitata.

    Per informazioni più precise e aggiornate sulla superficie vitata in Italia, ti consiglio di consultare i seguenti siti web:

    • Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali: https://www.politicheagricole.it/
    5. Quale regione italiana detiene il primato del maggior numero di vigneti con marchi di origine e qualità (DOC, DOCG, ecc.?


    La regione italiana, a Gennaio 2024, con il maggior numero di vigneti con marchi di origine e qualità DOP (DOC e DOCG) e IGTP (IGT) è il Piemonte, con ben 60 vitigni di “qualità”: 41 DOC e 19 DOCG (aggiornato a Gennaio 2024) .

    In totale, il Veneto vanta 19 DOCG vini a denominazione di origine controlla e garantita, che rappresentano circa il 25% del totale nazionale.

    Ecco le prime cinque regioni per numero di vini a denominazione di origine:

    DOCGDOCIGTTOT
    1. Piemonte1941060
    2. Toscana1141658
    3. Veneto14291053
    4. Lombardia5221542
    5. Puglia428638
    dati aggiornati Gennaio 2024 tramite “MASAF”

    Il successo del Piemonte in questo campo è dovuto a diversi fattori:

    • Lunga tradizione vitivinicola: La viticoltura in Piemonte ha una lunga tradizione che risale all’epoca romana.
    • Varietà di vitigni: Il Piemonte vanta una grande varietà di vitigni, sia autoctoni che internazionali, che danno vita a una vasta gamma di vini, dai rossi robusti ai bianchi eleganti, come il Nebbiolo, Barbera e altri.
    • Clima e terreno favorevoli: Il clima e il terreno del Piemonte sono particolarmente favorevoli alla coltivazione della vite.

    I vini a denominazione di origine sono vini che vengono prodotti in zone geografiche delimitate e secondo precise regole di produzione.

    Queste regole riguardano, ad esempio, i vitigni che possono essere utilizzati, le tecniche di coltivazione e di vinificazione, e il livello di invecchiamento del vino.

    I vini a denominazione di origine sono generalmente considerati di qualità superiore ai vini comuni.

    Questo perché la loro produzione è sottoposta a un controllo più rigoroso e perché le zone di produzione sono caratterizzate da condizioni climatiche e pedologiche particolarmente favorevoli.