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Sai giudicare le “bollicine”?

    5 cose da sapere per decifrare le “bollicine”

    Le bollicine conquistano il palato: aperitivi, brindisi, cene eleganti… gli spumanti sono protagonisti di ogni occasione. Ma non tutte le bollicine sono uguali: saperle osservare ci permette di svelare i segreti del vino che abbiamo nel bicchiere.

    1. Il bicchiere: la forma e la pulizia del bicchiere influenzano la risalita (perlage) delle bollicine. Per questo, i sommelier moderni le valutano solo dopo l’assaggio.
    2. Perlage e gusto: le bollicine non sono solo estetica. Influenzano: la morbidezza, la freschezza e la persistenza del vino al palato.
    3. Due metodi, due perlage: il metodo Charmat (in autoclave) crea bollicine più grandi e veloci. Il metodo classico (rifermentazione in bottiglia) regala bolle fini e persistenti che salgono in ordinate catenelle.
    4. Bollicine naturali: in Europa, l’effervescenza non può essere aggiunta artificialmente. Le bollicine nascono da una seconda fermentazione alcolica, che può avvenire in bottiglia o autoclave, chiamata “presa di spuma”.
    5. L’ascolto: il “crepitio” delle bollicine al momento della stappatura rivela la pressione interna e la qualità della spuma.

    Diventa un esperto di bollicine: osserva, ascolta e assaggia. Le sfumature del perlage ti sveleranno la storia e il carattere di ogni spumante.

    Cin cin alla scoperta!